La CE sta versando regolarmente all’Italia i fondi del PNRR una parte dei quali è destinata a investimenti nel SSN. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza avrà importanti effetti sul miglioramento del servizio sanitario nazionale, con ricadute importanti per i pazienti oncologici.
Gli aspetti più rilevanti sono:
- la riorganizzazione a medicina territoriale con l’avvio delle Case della Salute (la casa come primo luogo di cura) e delle Case della comunità (strutture socio-sanitarie decentrate) per realizzare in modo molto più appropriato e localmente attività integrate di cure oncologiche, controlli o supporti come lo screening, la psico-oncologia, la riabilitazione, il supporto nutrizionale,
- La digitalizzazione del servizio sanitario nazionale che renderebbe possibile in maniera concreta la telemedicina (diagnostica e monitoraggio a distanza)
- L’innovazione del parco diagnostico ospedaliero (più macchinari moderni negli ospedali: TAC, risonanze magnetiche, Acceleratori lineari, ecotomografi, sistemi radiologici fissi, angiografi, Gamma camera, Gamma Camera/TAC, mammografie cc.)
- La ricerca e la formazione del personale ospedaliero
Si tratta di riforme approvate nei primi 6 mesi di quest’anno, il 2022, per i quali sono destinati oltre 4 miliardi di euro di investimenti, di cui oltre 2 miliardi e 800 milioni € per la digitalizzazione e oltre 1 miliardo e 100 milioni di € per le Grandi Apparecchiature, con l’obiettivo di avere entro il 2024 almeno 3.100 nuove grandi apparecchiature sanitarie operative e entro il 2025 la digitalizzazione di 280 strutture ospedaliere, entro il 2026 dotare 7.700 posti letto aggiuntivi di cui 3500 in terapia intensiva e 4,200 in terapia sub-intensiva.
La realizzazione di questi obiettivi è in gran parte affidata alle Regioni.